I vincitori dell’ 8ª edizione del Visioni Fuori Raccordo Film Festival
La Giuria del Visioni Fuori Raccordo Film Festival ha deciso di attribuire il Premio come Miglior Documentario a:
Roma Termini di Bartolomeo Pampaloni con la seguente motivazione:
La strada della sensibilità, della delicatezza e del coraggio per raccontare la caduta sociale e l’esistenza quotidiana delle anime invisibili che abitano lo scalo ferroviario più grande d’ Italia. Quattro clochard e una camera clandestina: Roma Termini è un racconto intenso, doloroso e pieno di dignità che chiede a chi guarda di accorciare le distanze tra noi e l’ Altro. Uno sguardo registico partecipe, consapevole, mai compiaciuto per un film duro come droga iniettata in vena e delicato come un messaggio d’ amore lanciato da una cabina telefonica d’ altri tempi.” Una bella brutta storia d’ amore malata”.
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La Giuria del Visioni Fuori Raccordo Film Festival ha deciso di attribuire una Menzione Speciale a:
Samsara Diary di Ramchandra Pace
L’archetipo della ricerca del padre incarnato in una storia coinvolgente, raccontata attraverso un materiale d’ archivio personale straordinario, con ironia, sincerità e profondità. L’autore si è messo in gioco riuscendo, attraverso l’esplorazione della sua personale esperienza di famiglia fuori dagli schemi, a raccontare non solo se stesso ma anche un’epoca e il suo sogno di rivoluzione.
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La Giuria del Visioni Fuori Raccordo Film Festival ha deciso di attribuire una Menzione Speciale a:
Memorie – In viaggio verso Auschwitz di Danilo Monte
Un film che ha messo in difficoltà, con il suo stile visivo e narrativo, la visione dei giurati. Ed è questo che un documentario ha a volte – il dovere di fare. Abbiamo potuto viaggiare verso una meta che, più si avvicinava, più metteva a nudo le tensioni particolari ed universali insieme di due fratelli e della loro storia. Quando il viaggio è terminato anche noi, spettatori, non eravamo, fortunatamente, gli stessi della partenza.