Anche quest’anno la Giuria del Festival è composta da studiosi ed esperti del settore audiovisivo.
I membri della Giuria della 6ª edizione del Visioni Fuori Raccordo Film Festival sono:
Antonietta De Lillo
Regista, fotografa, giornalista pubblicista, Antonietta De Lillo nasce a Napoli il 6 marzo 1960. Consegue la laurea in Spettacolo al DAMS di Bologna e successivamente lavora come giornalista pubblicista e fotografa per importanti quotidiani e settimanali. Poi si trasferisce a Roma dove presta la sua attività, in qualità di assistente operatore, a varie produzioni televisive e cinematografiche.
Nel 1985 dirige il suo primo lungometraggio Una casa in bilico, vincitore del Nastro d’Argento come migliore opera prima. Tra il 1992 e il 1999 firma numerosi documentari e video-ritratti, tra i quali alcuni selezionati e premiati in diversi festival internazionali. Nel 1995 dirige Racconti di Vittoria (Premio Fedic e del Sindacato Criitici Cinematografici alla 52° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia), nel 1997 Maruzzella, episodio del film collettivo I Vesuviani e nel 2001 Non è giusto, presentato al 54° Festival del Cinema di Locarno.
Nel 2004 ha diretto Il Resto di Niente, evento speciale alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, film che ha ricevuto numerosi riconoscimenti e premi, tra cui tre David di Donatello e cinque candidature ai Nastri d’Argento.
Attualmente vive e lavora a Roma, dove è impegnata con la sua nuova società di produzione Marechiaro Film a proseguire idealmente l’esperienza maturata in venticinque anni di attività.
Lorenzo Hendel
Nato a Firenze nel dicembre 1950, alla fine degli anni settanta si trasferisce a Perugia, dove lavora alla sede regionale della RAI a un progetto di documentazione della realtà sociale territoriale, pur senza perdere di vista la ricerca sui linguaggi della televisione e l’impegno costante nella fiction teatrale e videoteatrale.
Nel 1988 si trasferisce a Roma, e continua dentro RAI3 l’attività di regista televisivo a tutti i livelli, mentre il lavoro di documentarista lo porta a viaggiare in tutti i cinque continenti. In particolare, nel 1997 realizza Tepuy, viaggio alle origini del mondo, girato in Venezuela, nel 1998 Groenlandia, il lungo tramonto, nel 2000 Akha, quando il vento soffiava, girato in Tailandia.
Nel 2005 realizza Quando i bambini giocano in cielo, il suo primo lungometraggio per il cinema, girato integralmente in Groenlandia, premiato come miglior lungometraggio all’Ischia Film Festival, al Maremetraggio di Trieste e al Festival del cinema di montagna di Cervinia. Fra il 2006 e il 2007 realizza per DOC3 Quando le mani si parlano e Pio La Torre, il figlio della terra. Dal 2008 e’ stato responsabile di DOC3, programma serale del terzo canale RAI dedicato ai migliori documentari della stagione, tutti di respiro internazionale.
Cristina Piccino
Nata a Roma, studia al DAMS di Bologna Storia del Cinema, pur continuando a coltivare una passione “impura” per la ricerca teatrale. Dal ’90 fa parte della redazione de Il Manifesto, sul quale segue con particolare attenzione il cinema del Medio Oriente. Negli anni ha collaborato con altre testate (Rolling Stones, Amica), progammi tv e Festival e dal 2006 è consulente per il Festival di Bellaria della sezione Anteprima Doc. Ha inoltre curato diverse pubblicazioni, fra le altre nel 2007 ha pubblicato, insieme a Luca Mosso, il libro Eyal Sivan. Il cinema di un’altra Israele (edito da Agenzia X) e nel 2008, insieme a Laura Buffoni, il libro Peter Whitehead. Cinema, musica, rivoluzione (edito da DeriveApprodi).
PREMI
Verrà assegnato un Premio alla Migliore Opera Documentaria in concorso e saranno assegnate una menzione “Memoria” ed una menzione “Migranti”.