Messaggio di Cecilia Mangini al pubblico del Visioni Fuori Raccordo Film Festival

Per gli esiti di una brutta influenza questa sera non potrò essere con voi,  e per raccontarvi il mio rincrescimento devo ricorrere all’immagine del buco nero, della perdita di qualcosa a cui si tiene molto. Il mio legame con “Visioni Fuori Raccordo” è cresciuto e si è rinsaldato come un’esigenza e una necessità mie ma anche del suo pubblico, nel mentre che il nostro ultimo governo si allontanava dall’obbligo di impegnarsi perché il “fuori raccordo” fosse sostituito dal “raccordo” di tutti e per tutti. Aggiungo che i documentari selezionati da questa rassegna, chi più chi meno, chi con esiti alti e chi meno puntualmente, sono riferiti a vicende, fatti, constatazioni che rappresentano quanto ha inciso negativamente nell’esistenza privata e collettiva dei cittadini, nella creatività, nella cultura, addirittura nel nostro immaginario, la restaurazione del privilegio.
Ho voluto sottolinearlo a conferma dell’importanza e della necessità del documentario che con energia testarda, date le difficoltà in cui è costretto a muoversi, si incarica di far conoscere i tantissimi problemi del nostro paese. Vi invito tutti a un grande applauso proprio al documentario e agli animatori di “Visioni Fuori Raccordo” che lo difendono e lo sostengono.

Cecilia Mangini

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