Dopo aver conseguito la laurea in letteratura Italiana, si diploma in Organizzazione della Produzione presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma.
Nel 1998 fonda la società Pablo Film, una delle case di produzione e distribuzione più rilevanti nel panorama italiano del giovane cinema indipendente. Ha prodotto i film di esordio di molti cineasti, segnalatisi in seguito come ottimi registi. Il primo film distribuito è Ospiti (1998) di M. Garrone, seguito da Un amore (1999) di G.M. Tavarelli e I nostri anni (2000) di D. Gaglianone.
È stato docente di Organizzazione della Produzione prima all’Istituto Cine e TV “Roberto Rossellini” di Roma, poi al Centro Sperimentale di Cinematografia, oltre che in altre scuole di cinema e master universitari.
Dal 1991 tiene corsi di Produzione Cinematografica presso la Scuola Nazionale di Cinema – Centro Sperimentale di Cinematografia.
Gianluca Arcopinto è ampiamente riconosciuto (soprattutto dai giovani filmaker) come uno dei più coraggiosi produttori indipendenti del Cinema Italiano.


Ansano Giannarelli (Viareggio, 1933), ha diretto, dal 1960, oltre 40 film documentari (da 16 ottobre 1943, candidato all’Oscar, al Cinegiornale libero Za) e numerose trasmissioni per la tv (inchieste, serie di telefilm, ecc.). Nel 1963 ha partecipato al film-inchiesta collettivo di Cesare Zavattini I misteri di Roma. Ha diretto film lungometraggi per il cinema e la tv (Sierra maestra, 1969; Non ho tempo, 1972; Immagini vive, 1974; Remake, 1987) e ha curato la realizzazione di film a base di archivio (Resistenza, una nazione che risorge, 1976; Berlinguer, la sua stagione, 1989). È uno dei fondatori dell’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, di cui è stato presidente per molti anni.
Ha anche curato varie pubblicazioni, nel 2007 ha scritto, insieme a Silvia Savorelli, Il film documentario edito da Dino Audino. Da alcuni anni svolge attività didattiche universitarie (Bologna, Ferrara, Viterbo).


Antonio Medici è docente di “Cinematografia Documentaria” presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università Roma Tre e di “Archivi Audiovisivi” presso la Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali dell’Università degli Studi della Tuscia. Critico cinematografico e saggista, ha collaborato e collabora con riviste specializzate di cinema («Cinema Nuovo», «Cinemasessanta», «Cinecritica») e ha pubblicato diversi volumi, curando, fra l’altro, gli «Annali» della Fondazione Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico (Filmare il lavoro, 2000; Il Pci e il cinema tra cultura e propaganda, 2001; L’immagine plurale, 2003; Schermi di guerra, 2003; Guida agli Archivi audiovisivi in Italia, 2004).
Tra le sue ultime pubblicazioni, Neorealismo (Roma, Audino, 2008) e L’alfabeto dello sguardo (Carocci, 2004, premio Filmcritica). Con il regista Daniele Vicari ha scritto la sceneggiatura del film documentario Il mio paese (2006), presentato come evento speciale alla 63a Mostra del cinema di Venezia (premio David di Donatello).
Attualmente, fa parte del Consiglio d’Amministrazione della Fondazione Aamod e del Consiglio nazionale del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani.


Nasce a Roma nel 1972. Studia lettere all'Università "La Sapienza" di Roma e si specializza in "Diritto dei popoli" presso la Fondazione Lelio Basso. Frequenta poi il corso di montaggio presso il Centro Sperimentale di Cinematografia. Inizia così il suo percorso come montatrice, cui segue quello di docente: dal 2002 insegna montaggio presso la Filmoteca della Regione Siciliana, e dal 2004 presso la scuola di documentario "Zelig" di Bolzano, per la quale è docente coordinatore del corso di montaggio dal 2007.
Tra il 1997 e il 2008 cura il montaggio di film lungometraggi di fiction (tra cui Lettere dal Sahara di Vittorio De Seta, 2005 e Sotto la stessa luna di Carlo Luglio, 2006), di documentari (tra cui Carnets d'un combattent kurde di Stefano Savona, 2005; Il cammino del guerriero di Andreas Pichler, 2007; Krieg und Liebe in Kabul di Helga Reidemeister, 2008 e Le ombre rosse di Citto Maselli, 2009) e di cortometraggi (tra cui L’albero di Costanza Quatriglio, 1997; Un paio di occhiali di Carlo Damasco, 2001; Il tempo di morire di Roberto Scarpetti, 2004).


Studi di filosofia, critico cinematografico aderente al Sncci (Sindacato Nazionale Critici cinematografici italiani) e membro della Fipresci (Federazione internazionale della stampa cinematografica). Redattrice del «manifesto» e di «Alias», collabora a riviste e pubblicazioni specializzate. Ha realizzato per la Rai programmi di storia del cinema («Il bambino di celluloide», in sei puntate) e per Cult Network una serie di dieci documentari dedicati all'Argentina (Gotan City, 2005) firmati con Julian Bees e Fulvio Grubissich.
Ha fatto parte del gruppo fondatore del cineclub «Il Politecnico», è stato direttore artistico di manifestazioni cinematografiche, ha pubblicato tra l'altro «Cecoslovacchia Polonia Ungheria, immagini di una cinematografia» dedicato al cinema dei paesi dell'est. Fa parte della commissione della Settimana della critica al Festival di Venezia.



I film in concorso sono divisi in due sezioni: Periferie Romane e Periferie Italiane

Alle migliori opere sarà assegnato un premio in denaro.
Saranno inoltre assegnate una menzione "Memoria" ed una "Migranti".