Di periferie, di aree marginali urbane, si parla molto nelle cronache. Rappresentate il più delle volte come luoghi dell’insicurezza, del degrado, dell’abbandono, nel discorso mediatico esse appaiono piatte, vuote, senza vitalità e condannate all’immobilismo. Uno stereotipo tutto funzionale ad una politica di emergenza continua, che mira ad accrescere il senso di insicurezza, individuare - inventare - nemici pubblici e avallare nuove forme di autoritarismo e controllo sociale.
Ma le periferie sono, per ogni città, il luogo della trasformazione e del dinamismo. La storia di ogni città passa necessariamente per la storia delle sue periferie, attraverso un meccanismo di esclusione/inclusione che nel corso degli anni modifica ed estende i confini delle aree urbane. Qui di volta in volta la città contemporanea si ridefinisce, producendo ennesime marginalità, ma dando vita al contempo a inedite forme aggregative e alla costruzione di nuovi processi identitari.

L’intento del Visioni Fuori Raccordo Film Festival è quello di stimolare una riflessione sulle periferie del paese proponendo opere autentiche e profonde, che sappiano di nuovo – come un tempo il nostro cinema ha saputo fare – rappresentare l’universo ricchissimo e sempre più sfaccettato che le cosiddette aree marginali delle città costituiscono. L’attenzione che rivolgiamo alle opere a basso costo, oggi sempre più diffuse grazie all’accessibilità della tecnologia digitale, non è secondaria nel nostro approccio, ma ne costituisce invece un elemento centrale: un modo per favorire la presenza di letture diverse, non solo di chi “fa cinema”, ma anche di coloro che utilizzano l’audiovisivo come pratica sociale, percorso di studio e di ricerca, strumento di documentazione, di inchiesta, di auto-rappresentazione.

Nella prima edizione, dedicata esclusivamente a Roma, è stato fatto un monitoraggio su cosa e quanto la città, negli sguardi di autori affermati e giovani registi, ha prodotto sul tema specifico delle sue periferie. L’insieme delle opere pervenute, 121 tra fiction e documentari, ci ha permesso di delineare un quadro composito, fatto di storie e di esperienze che attraversano la città, donandole la sua peculiare fisionomia.
Quest’anno il viaggio riprende da Roma ma si spinge oltre, verso le molteplici periferie nazionali.

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